Questo periodo storico per l’odontoiatria in Italia non ha precedenti. Il mercato odontoiatrico ha subito una profonda e rapidissima trasformazione sia nell’offerta che nella domanda.

Innanzitutto vi è un eccesso di professionisti, il doppio del necessario, con prospettive di un ulteriore incremento. Poi ci sono proposte terapeutiche che si stanno organizzando per rendere fruibili le cure a prezzi concorrenziali e veramente bassi (low cost, catene di franchising, convenzioni,  …).

Il contesto economico critico ha, infine, limitato la domanda di trattamenti all’essenziale, tanto che il fatturato dell’intero comparto si è quasi dimezzato in otto anni consecutivi di cosiddetta “crisi”.

Se osserviamo i fatturati degli studi noteremo una straordinaria sofferenza diffusa capillarmente in tutto il territorio italiano. La statistica mostra come gli unici a crescere siano i grandi centri di tipo low cost.

Eppure, nonostante tutto, vi sono ancora studi dentistici che si distinguono per andare decisamente controcorrente: crescono i loro fatturati, migliora l’offerta terapeutica e la soddisfazione dei pazienti, cresce e si radica nel territorio la loro presenza come punto di riferimento per la comunità.

Qual è il segreto di questi professionisti? Come hanno sviluppato la loro abilità di battere un contesto così difficile?

La risposta è articolata e merita di essere valutata con attenzione perché sottintende semplici verità che un professionista farebbe bene a ricordare continuamente. Â

Programma per contenuti:

Â

1- Situazione economica in Italia e tendenze per il futuro: quali prospettive.

2- Situazione dell’odontoiatria e ipotesi per il futuro.

3-Breve analisi di costi e fatturati degli studi odontoiatrici

4-  Breve analisi sull’evoluzione della domanda di cure odontoiatriche

5- Soluzioni che hanno dimostrato di non funzionare

6- Soluzioni adottate dai dentisti vincenti

Obiettivi dell’evento:

L’incontro si prefigge di focalizzare l’attenzione sugli aspetti etici e gestionali della professione odontoiatrica.

I primi sono fondamentali per non perdere il perimetro all’interno cui è corretto muoversi nell’interesse assoluto della salute dei pazienti.

I secondi per permettere che l’alta qualità delle cure e l’etica che le sostiene non siano inficiati da mere ragioni esterne alla professione.